
Soffia il vento del divertimento: a Trieste la decima edizione di Boramata – da venerdì 13 a domenica 15 giugno – ripropone piazza dell’Unità d’Italia quale suggestiva location per le decine di girandole capaci di visualizzare e fotografare il vento (nel BoraBox è possibile fotografarsi tra i refoli come in una giornata di Bora e guardare i video di Bora d’altri tempi concessi dalla sede regionale RAI FVG). Organizzata dall’Associazione Museo della Bora e PrandiCom nell’ambito della rassegna Trieste Estate 2025, si apre alle venerdì 13 giugno alle 10.00 con l’inaugurazione dell’allestimento del giardino delle girandole insieme ai bambini della scuola per l’infanzia “Istituto Beata Vergine”.
A seguire, le girandole spuntano anche a Opicina, in Piazzale Monte Re. Sabato 14 giugno, alle 8.45 appuntamento con lo Yoga in piazza a cura di Sati Studio e alle ore 11.00 e 16.30, esibizione di Sara Rizzetto, vicecampionessa europea di aquilonismo acrobatico. Domenica 15 giugno, ore 10.00, le girandole possono essere acquistate con offerta libera e il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Monticolo&Foti.
Dal divertimento alla cultura, con lo sguardo orientato alla tradizione letteraria della città, Trieste Estate ospita, sabato 14 giugno (dalle ore 18.00), al giardino del Museo Sartorio, alcuni degli appuntamenti della sedicesima edizione del festival Bloomsday, Eumeo il diritto al vuoto.
Un gruppo di giovani si ritrovano costretti a lavorare sul capitolo “Eumeo” dell’Ulisse di Joyce. Non ne hanno voglia, ma nonostante il tedio, il loro essere costantemente in hangover e la pesantezza del momento, riusciranno a confezionare un elaborato che a parer loro possa convincere l’Adulto, visto ai loro occhi come “il Censore”. L’adulto ne casserà il lavoro e ciò farà scaturire in questi una voglia di rivalsa che li porterà a combattere per poter esercitare il loro Diritto al Vuoto. Appuntamento in collaborazione con ALT associazione cittadini e familiari per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze.
Sempre sabato (alle 21.00), va in scena al giardino del Museo Sartorio lo spettacolo Eumeo: Leopold Bloom torna a casa, drammaturgia e regia di Gioia Battista, con Fulvio Falzarano e Nicola Ciaffoni, Gabriele De Leporini alla chitarra; una produzione Caraboa Teatro per Bloomsday Trieste.
Una compagnia teatrale davanti al capitolo più inutile di tutto l’Ulisse di James Joyce: Eumeo, il primo dei tre episodi che formano il Nostos, la parte finale, il ritorno a casa del protagonista: Leopold Bloom. Allestito in occasione del centenario dalla pubblicazione del capolavoro joyciano e andato in scena nel corso della lunga “maratona” joyciana del Bloomsday triestino 2022, in cui ha incontrato un pronto e caldo successo di pubblico, lo spettacolo cerca di venire a capo di quello che lo stesso Joyce ha definito “un limbo di tedio e inconcludenza” infondendo guittesca energia in questa rappresentazione metateatrale e semiseria: tra scambi di persona – e scambi di personaggi – due attori e due personaggi si avviano verso Itaca, verso casa.
Domenica 15 giugno (sempre al giardino del Sartorio dalle 18.00), Nora and Jim, un potente atto unico in lingua inglese che esplora la relazione appassionata e complessa tra James Joyce e la sua musa Nora Barnacle. Scritto da Nora Connolly, diretto da Ronan Wilmot e prodotto da Kevin Cronin per Dublin Theatre Production, lo spettacolo, della durata di 55 minuti, ripercorre il lungo rapporto fra Joyce e la sua compagna dalla fuga d’amore nel 1904, che li conduce a Trieste, ai lunghi anni, a volte difficili a volte esaltanti, che seguono. Interpretato da Julie Hale nel ruolo di Nora e da Ruaidhri Conroy nel ruolo di Joyce, con l’accompagnamento musicale di Fiachra White, lo spettacolo offre uno sguardo poetico, spiritoso e di grande impatto emotivo, che ha coinvolto e commosso il pubblico da Dublino a Londra a Los Angeles al Fringe Festival di Edimburgo.
Lunedì 16 giugno, al giardino del Museo Sartorio, alle 18.00, viene proposta la rappresentazione Il rifugio di Eumeo, Con Roberto Eramo: Leopold Bloom; Marco Danuzzo: Stephen Dedalus; Roberto Vidach: John Corley; Livio Soldini: il custode; Maurizio Latin: un marinaio; Paolo Prelog: un marinaio; Leonardo Zannier: Murphy; Lucia Gigli, una prostituta; danza irlandese eseguita da Lucia Gigli; Roberto Vidach alla fisarmonica; scene e costumi di Giuliana Artico; testo e regia di Giuliano Zannier.
Organizzato a Trieste fra il 13 e il 16 giugno dal Museo Joyce il festival Bloomsday è gestito dal Comune di Trieste in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, con il sostegno della Promozione turistica regionale e del Convention and Visitors Bureau, per la direzione amministrativa di Gloria Deotto e Paolo Quazzolo, la direzione scientifica di Laura Pelaschiar e la direzione artistica di Riccardo Cepach.