LA STAGIONE DI TEATROSOPHIA CHIUDE CON “XANAX” DI ANGELO LONGONI

Anche quest’anno la stagione di Teatrosophia si chiude con uno spettacolo i cui protagonisti sono alcuni tra i diplomati dell’Accademia Beatrice Bracco. Un testo di Angelo Longoni, recentemente scomparso. Due attori in scena. Un luogo chiuso. Un carosello di emozioni: dal divertimento fino alla commozione. Una prova impegnativa per i due giovani interpreti in cui verranno fuori talento e passione per la strada che hanno appena intrapreso. Alla regia il direttore artistico Guido Lomoro coadiuvato da Maria Concetta Borgese, per i movimenti scenici e le coreografie.

Un uomo e una donna che si conoscono solo di vista. Un ascensore che si blocca. Per 48 ore. Una condizione estrema e come tale con i suoi risvolti comici. Le maschere progressivamente si sgretolano fino al sopraggiungere di un inaspettato desiderio di aprirsi, rivelarsi, confessarsi. E Laura e Daniele scoprono che ciò che li accomuna non è solo lavorare nello stesso edificio ed essere dipendenti da psicofarmaci. C’è molto altro.

Xanax, con apparente leggerezza e strappando sorrisi, ci trasporta nel viaggio di Laura e Daniele: l’ascensore nel quale rimangono bloccati per oltre 48 ore è la loro possibilità. Nel loro viaggio, ciascuno di noi potrà in qualche modo riconoscersi.