
Riportiamo un articolo scritto per noi dalla prof.sa Magda Hamilton, docente di filosofia morale e teoretica presso il Philosophical Institute Alice Springs/Au, sulle aspettative religiose, politiche e filosofiche che secondo lei potrebbero essere tabella di marcia del prossimo papa cattolico.
Il camino di piazza San Pietro a Roma continua a farci sperare in una fumata bianca, sì da permettere a cattolici e media di rilassarsi e preparare se stessi e l’informazione nel mondo a diffondere i nuovi pensieri di serenità, cordialità, convivialità e speranza del nuovo pontefice. Non è difficile, per chi come me studia comportamento e pensiero umano da un punto di vista morale e teoretico, redigere gli scenari del giorno in cui la cappella Sistina sarà restituita al suo uso per eccellenza, aiutare gli umani a capire la bellezza. Non è difficile perché è lo Spirito Santo – come ci hanno ricordato tutti i prelati intervistati all’ingresso del conclave – colui che indicherà ad ogni singolo spirito dei “grandi elettori” come e perché votare. “Grandi elettori” che vengono dai cinque continenti, la maggior parte nominata da quel papa Francesco che lavava i piedi ai detenuti ed ha lasciato la sua “papa-mobile” ai gazawi per meglio spostarsi nel turbato territorio della loro Striscia.
Morale e teoretica di una filosofia della vita che prepara nella vita terrena l’alleluia di un proprio benessere senza più corporalità.
Per capirlo sono andata a parlare coi bambini del Sud-Sudan, delle favelas di Sao Paulo e della periferia di Lexington (Kentucky/Usa), delle strade di Scampia/Napoli e quelle dei sobborghi di Calcutta e Kabul. Sono poi anche andata nelle periferie di Copenaghen e Città del Capo, Brisbane, Jakarta e Manila… purtroppo in Cina non mi hanno fatta entrare, ma mi sono “accontentata” di Seul, Okinawa e Taipei.
Insomma ho ascoltato questi e tanti altri bambini. Ho usato queste informazioni nel mio programma di intelligenza artificiale revisionato da alcuni miei colleghi dell’Università Sorbonne di Parigi. I dati sui bambini li ho intrecciati con quelli dei programmi politici ed economici dei governi che me li hanno forniti. Pur cambiando spesso l’ordine dei fattori, il risultato non cambiava mai. Religione, economia, amore e altruismo, governabilità e spiritualità, esperienze e cattiverie. Una sorta di bussolotto che gira e rigira mi ha sempre dato lo stesso risultato:
un papa, per la cui specifica spiritualità/religione non è stato mostrato particolare interesse, che inviasse ai bambini giocattoli, tanti giocattoli, anche e soprattutto tecnologici.
Sì, lo so, questi sono “solo” bambini, ma per i grandi cosa dovrebbe fare il prossimo papa? Niente, il programma informatico utilizzato, a specifica domanda, si bloccava, mi ricordava che i desideri dei grandi facevano già parte dell’algoritmo ma che non era sano considerare, e mi rimandava solo e semplicemente ai giocattoli richiesti dai bambini.
ps.
Questo è un articolo del canale satirico “L’irriverente” del web di Aduc
Articolo raccolto da François-Marie Arouet, collaboratore Aduc