“VEDI BENE, LAVORA SICURO”: L’ORTOTTISTA IN PRIMA LINEA PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

Al via il progetto di promozione della salute visiva nei luoghi di lavoro. In occasione del 70° anniversario della professione di Ortottista parte la campagna di comunicazione sociale Salute visiva e sicurezza nei luoghi di lavoro”. 

È possibile prevenire gli infortuni sul lavoro partendo da una vista in salute? La risposta è sì. Nasce proprio da questa consapevolezza il nuovo progetto “Salute visiva e sicurezza nei luoghi di lavoro”, ideato dalla Commissione di albo nazionale degli Ortottisti della FNO TSRM e PSTRP,  in occasione dei 70 anni della professione di Ortottista.

Con questa iniziativa gli Ortottisti si pongono un doppio obiettivo: rafforzare la salute e la sicurezza sul lavoro attraverso una più attenta prevenzione visiva e, allo stesso tempo, promuovere una cultura della salute oculare capace di ridurre l’incidenza delle patologie visive nella vita adulta.

«Con questo progetto – afferma Lucia Intruglio, Presidente della Commissione di albo nazionale degli Ortottisti –  vogliamo porre l’accento sul ruolo fondamentale dell’Ortottista nella prevenzione, valutazione e riabilitazione visiva a tutela della salute dei lavoratori».

L’Ortottista è un professionista sanitario altamente specializzato. Ha competenze che spaziano dalla prevenzione dei disturbi della visione alla riabilitazione/abilitazione visiva, passando dalla formazione alla ricerca. Gli Ortottisti lavorano – sia nel settore pubblico, sia in quello privato, dove sono prevalenti – nei centri di riabilitazione, negli ospedali e nelle ASL. La formazione, la valutazione funzionale visiva e l’eventuale riabilitazione sono strumenti chiave che l’Ortottista mette a disposizione di lavoratori e aziende contribuendo alla razionalizzazione di risorse economiche per incidenti, traumi, conseguenti disabilità e perdite di vite. In Italia, gli Ortottisti, sono circa 3,5 mila, la prevenzione visiva non è omogenea sul territorio e l’informazione circa i corretti stili da adottare lo è ancora meno.

Eppure, sia l’informazione sanitaria e sia la prevenzione dovrebbero essere la chiave per razionalizzare risorse economiche e carenza di personale.

«Oggi il mondo del lavoro è sempre più esigente e in costante evoluzione, l’età media dei lavoratori è in crescita e aumenta anche la complessità delle mansioni. Per questo, riteniamo che garantire una funzionalità visiva ottimale non è solo auspicabile: è indispensabile» aggiunge Intruglio. Gli infortuni sul lavoro – cadute, urti, incidenti alla guida – possono essere associati, anche se indirettamente, a problemi di vista.

Nel 2024 l’INAIL ha rilevato che gli incidenti sul lavoro, a causa di disturbi visivi, rappresentano il 2,5% degli eventi registrati. Percentuale che può superare il 4% per alcune categorie professionali.

Gli Ortottisti hanno preso come punto di partenza la classificazione delle professioni stilata dall’ISTAT per capire quali disturbi visivi colpiscono di più le diverse categorie lavorative. Da questa analisi sono nati consigli utili e semplici per aiutare ogni lavoratore a prendersi cura della propria vista, a seconda del mestiere che svolge.

In particolare, sono stati posti sotto la lente di ingrandimento le professioni intellettuali, quelle scientifiche e quelle di elevata specializzazione, ma anche le professioni tecniche, chi svolge lavori di ufficio, le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, i conduttori di impianti, di veicoli, artigiani, gli operai specializzati e gli agricoltori. Tra i lavoratori più colpiti da incidenti sul lavoro, sono proprio quelli appartenenti a quest’ultima classe di lavoratori (la classe 6 della classificazione dell’ISTAT). Le stime del 2023 ci dicono che un quarto degli infortuni sul lavoro nel nostro Paese riguardano proprio questi operatori, mentre per le malattie professionali si posizionano al 62% del totale e gli incidenti che hanno coinvolto gli occhi sono circa il 4,7% dei casi, contro una media del 2,6%. Per questi lavoratori le cause di infortunio più frequenti sono la perdita di controllo di macchine, mezzi, utensili, oggetti o animali e le cadute. Cause influenzate prevalentemente dalla capacità visive. Secondo gli Ortottisti, infatti, tale classe di lavoratori è quella che maggiormente ha bisogno di dispositivi di protezioni individuali, per proteggere occhi, volto e testa. A ciò si aggiunge la necessità sottoporre questi lavoratori a valutazione visiva almeno biennale, a cui si associa l’analisi della compatibilità tra le esigenze di correzione ottica e le condizioni dell’ambiente di lavoro.

Tra i disturbi più frequenti, dunque, per tutte le categorie di operatori analizzate, si annoverano una ridotta capacità visiva e/o del campo visivo compromesso, la mancanza di visione binoculare, correzioni ottiche errate o inadatte al contesto lavorativo in cui ci si trova.

Anche ambienti con illuminazione scarsa o condizioni visive sfavorevoli diventano elementi di rischio reale. Trascurare i disturbi visivi può sembrare innocuo, ma col tempo può compromettere la salute e la sicurezza di chi lavora.

Eppure, al giorno d’oggi, sono pochi i lavoratori che si sottopongono ai controlli periodici della propria vista. E sono ancora meno coloro che si controllano in assenza di sorveglianza sanitaria obbligatoria.

«La vista è un senso fondamentale per qualsiasi professione – aggiunge Lucia Intruglio – ma spesso non riceve l’attenzione che merita. La nostra campagna di informazione si propone di aumentare la consapevolezza sui controlli della vista, sull’uso corretto delle lenti e sulle soluzioni riabilitative che possono migliorare significativamente le capacità visive, anche in età adulta».

Il cuore della campagna è rappresentato da un filmato prodotto dalla Commissione di albo degli Ortottisti, diretto da Luciano Fontana, regista del programma televisivo “Otto e mezzo”, e con la partecipazione straordinaria di Germano Bellavia, attore partenopeo, e volto noto della fiction “Un posto al sole”. Dal titolo “Vedi bene, lavora sicuro”, lo spot invita a riscoprire l’importanza della vista come alleata preziosa sul lavoro. Prendersene cura non è un gesto accessorio, ma un vero investimento per la sicurezza, la serenità e la qualità della vita. Tra gli attori del cast veri Ortottisti, impegnati nella valutazione visiva di alcune categorie di lavoratori: dai professionisti intellettuali come gli insegnanti, a chi svolge un lavoro d’ufficio, o chi opera nel commercio, fino ad artigiani, agricoltori, operai e conducenti di mezzi di trasporto.

«Settant’anni di storia professionale sono oggi il punto di partenza per un futuro in cui la prevenzione visiva sia considerata non un’opzione, ma uno standard irrinunciabile. Perché la vista è un bene prezioso. E sul lavoro, non vederci chiaro può costare caro» chiosa la Presidente Intruglio.

L’iniziativa ha avuto il patrocinio di AIOrAO – Associazione Italiana Ortottisti assistenti di oftalmologia, di ANMA – Associazione nazionale medici d’azienda e competenti, di ANMIL – Associazione Nazionale dei Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, di COMLAS – Società Scientifica dei Medici Legali delle Aziende Sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale, di SIMLA –  Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni, di S.It.I. – Società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e di UNPISI – Unione Nazionale Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.