Al Monk Jazz Club torna l’International Jazz Day

La stagione primaverile 2025 del Monk Jazz Club di Catania si è appena chiusa e prima dell’avvio della stagione estiva di “Jazz in vigna”  a partire dal 28 giugno alla Tenuta San Michele di Santa Venerina, Palazzo Scammacca del Murgo, la sede de Monk in piazza Scammacca 1 a Catania, martedì 30 aprile ospita, gli eventi dell’International Jazz Day, la giornata mondiale del jazz creata dall’Unesco nel 2011 “per evidenziare il jazz e il suo ruolo diplomatico di unire le persone in tutti gli angoli del globo”.

Al Monk si inizia alle 19.30 con la performace dal vivo di una selezione di allievi del Dipartimento di jazz del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania. Sotto il nome collettivo di “Odd intentions”, suoneranno i bassisti Maria Pia Bassi, Michele Maugeri, Diego Iocola e Marcello Iovino, le cantanti Gabriella Torre, Giorgia Coppola e Giorgia Scardaci, i chitarristi Damiano Leotta, Gianni Grande, Luca Verdone e Giuseppe Furnari, i sassofonisti Angelo Di Stefano, il trombettista Biagio Schifano e il batterista Giuseppe Vecchio.

Il pianista e trombettista Dino Rubino, direttore artistico del Monk: «I ragazzi si combineranno in quattro/cinque formazioni, e faranno mezz’ora di musica per ogni gruppo. Alle 21.30 sul palco salirà una formazione del Monk formata da me al pianoforte, da Rino Cirinnà al sax, Giovanni Morello alla tromba, Nello Toscano al contrabbasso e Alessandro Borgia alla batteria. Dopodiché ci sarà una jam finale dove i ragazzi si uniranno a suonare con noi e viceversa». Il tutto condito da qualche intermezzo di Cuperose, nome d’arte di Andrea Privitera, che passerà della musica ambient in vinile».

I ragazzi del Conservatorio di Catania che suoneranno per l’International Jazz Day sono tutti corsisti del Dipartimento di jazz della classe d’insegnamento di Dino Rubino, ovvero musica d’insieme. «Per ogni corso – spiega Rubino – prendo una decina di ragazzi e li faccio suonare insieme, dagli standard ai vari temi. Non faccio lezioni individuali di strumento, ho tutti quanti, quindi, bassisti, cantanti, chitarristi, sassofonisti, batteristi». Ecco quindi che un’opportunità come questa dell’International Jazz Day al Monk diventa un esercizio sul campo per questi ragazzi che hanno a disposizione un vero palcoscenico ed un pubblico per mettere in pratica quanto appreso durante le ore trascorse insieme al “prof” Rubino il quale sottolinea: «Credo che sia una buona possibilità per poter suonare quello che si fa in classe. Nel momento in cui noi proponiamo qualcosa loro sono sempre propositivi e ci vogliono essere e questo per noi è un buon segnale».

Prima dell’inizio di “Jazz in vigna” a Santa Venerina, al Monk il 3 maggio suoneranno in doppio set i catanesi Mde, formazione pop guidata da Francesco Scarcipino e Gianmarco Licciardello che saranno accompagnati dal chitarrista Cluadio Ursino e dal batterista Enrico Sangiorgio; mentre domenica 11 maggio saranno due i concerti anche per il trombettista Flavio Boltro accompgnato da Rino Cirinnà al sax, da Nello Toscano al contrabbasso e da Daniele Gorgone al pianoforte.
Il 28 giugno, alla Tenuta San Michele di Santa Venerina, torna la rassegna estiva “Jazz in vigna” che partirà con il concerto “Face to face” del duo composto dal trombettista Fabrizio Bosso e dal fisarmonicista Luciano Biondini. Seguiranno altri cinque concerti: il 5 luglio “Morricone Stories” del quartetto del sassofonista Stefano Di Battista; il 12 luglio il Rita Botto Quintet; il 19 luglio il concerto “On Etna” con i fratelli Giovanni e Matteo Cutello, Seby Burgio, Nello Toscano e Mimmo Cafiero; il 25 luglio il quintetto del vibrafonista newyorkese Peter Schlamb; si chiude l’1 agosto con “Solitude”, presentazione dell’album del direttore artistico Dino Rubino. L’abbonamento costa € 140 e si può acquistare on line su https://www.ciaotickets.com/it/abbonamenti/jazz-vigna-vi-edizione-tenuta-san-michele-santa-venerina . La vendita dei biglietti rimasti per singoli eventi sarà disponibile dal 12 maggio.