IL CAPO DEL DAP RENOLDI RIVELA CHE SONO ALLO STUDIO GRUPPI DI INTERVENTO RAPIDO

“Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria starebbe ricorrendo a Gruppi di intervento rapido per arginare situazioni critiche all’interno delle “patrie galere”…. Noi vogliamo un Corpo di Polizia che si formi, si aggiorni e migliori attraverso il personale qualificato del Corpo stesso”.

 A dichiararlo è il Presidente della Confederazione Sindacati Penitenziari (CON.SI.PE.) – Mimmo Nicotra – che ritiene l’istituzione dei Gruppi rapidi di intervento uno strumento che non potrà portare a soluzioni immediate per la sicurezza penitenziaria e dei Poliziotti Penitenziari che operano h 24 all’interno degli Istituti Penitenziari.

 Per Nicotra, prima di ipotizzare l’impiego di gruppi di intervento specializzati, sarebbe atto dovuto da parte del Capo DAP, indennizzato quale Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria, emanare il nuovo Regolamento di Servizio del Corpo, atteso per espressa previsione legislativa dal 2019, altresì è necessario rivedere l’impianto normativo che incardina il Corpo alle dipendenze del DAP mentre invece è necessario scardinarlo e darne la gestione a chi, come i Dirigenti e Dirigenti Aggiunti di Polizia Penitenziaria, quotidianamente sono a stretto contatto con i propri uomini.

 “È necessario che chi è deputato a garantire sicurezza debba avere regole di ingaggio certe e queste possono solo discendere da apposite commissioni in cui solo la Polizia Penitenziaria può prendervi parte. Si, solo la Polizia Penitenziaria perché ogni rivolta, ogni aggressione, ogni criticità nei reparti c’è solo la Polizia Penitenziaria”.

“Inoltre, prosegue il leader della Confederazione, già all’interno del Corpo abbiamo sicuramente quelle professionalità che per il loro trascorso  sono in grado di fare formazione e aggiornamento alle donne e uomini in divisa. È indispensabile partire dai corsi di formazione per Allievi Agenti e Allievi Ispettori per formare il personale e assicurare annualmente appositi corsi di aggiornamento”.

 “È anche per questo, conclude Nicotra, che il 20 settembre p.v. dinanzi la sede del Ministero della Giustizia questa Confederazione farà confluire i Poliziotti Penitenziari (provenienti da tutta Italia) per sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sulla necessità di interventi legislativi che rivedano l’attuale assetto del Corpo di Polizia Penitenziaria”.