IL BASKET A MODO LORO: LA GRANDE TRUFFA SI CHIAMA PROPAGANDA

Per il basket siciliano è il grande momento delle previsioni di inizio stagione. Nei folcloristici comunicati stampa saremo inondati da profezie, pronostici e leggende: un colpo di mercato a sorpresa, una giocatrice fuggirà con un grande coach, apparirà una nuova stella a mandare in visibilio i tifosi sulle tribune, ci sarà un terremoto nella società gestita da don Peppino da Calascibetta, a Messina e provincia imperverseranno bomber, guardie e…ladri ma soprattutto, udite udite, si troverà un rimedio contro il falso in bilancio.

Qualche profeta si spingerà oltre e pronosticherà di riscrivere la storia della pallacanestro siciliana: cospicuo business per un esercito di maghi pieni di insospettabili clienti. Perché gli indovini non azzeccano i numeri della Lotteria, il sei al superenalotto? Questi sì che sono misteri. Ma l’ironia non basta più ad arginare la mania degli stregoni nel basket e la moda del mordi e fuggi che tanto ha fatto male agli appassionati di questa bellissima disciplina. Le cifre parlano chiaro: ogni stagione ci sono piazze importanti che sono costrette a fermarsi per mancanza di euro dopo aver spesso magari nelle stagioni precedenti cifre folli pur di fare il salto …nel vuoto. E che ci vanno a fare se non hanno basi solide? Chi sono questi dirigenti che si spacciano per manager? Che meriti hanno questi super coach che un anno sì e l’altro pure, mandano a gambe all’aria le società che hanno la sventura di tesserarli? Dove hanno studiato la gestione di una società? E per dirla alla siciliana: i piccioli li hanno sul serio per fare l’attività o pensano di sbarcare il lunario con le rette versate dalle famiglie?  E così via alle presentazioni farlocche dove dal capo allenatore all’ultimo dei giocatori tesserati viene spacciato per acquisto a cinque stelle. Per i patiti del mistero c’è solo da scegliere: principi delle palestre laureati in non meglio identificate “università americane”, docenti di scienze motorie, veggenti specializzati nei rituali del re Salomone, cultori di magia nera, esoterismo cosmico e neo-paganesimo. Poi cammin facendo si scopre che sono mezze tacche e volgari mestieranti: questi elementi ci mettono sull’avviso per comprender bene il ritorno della magia nelle strane alchimie del gioco dei tre bicchieri: sapendo che sotto uno di essi c’è una moneta, mentre sotto gli altri due non c’è nulla. Che cosa è accaduto? Dove sono finiti i facoltosi dirigenti, talenti e stregoni della panca? Siamo a fine luglio e purtroppo l’esperienza passata non ci servirà a nulla: siamo ancora qui in trepida attesa spinti dalla speranza di una stagione migliore per il movimento siciliano. Auguri.