FORTI DUBBI SUL NUOVO INDEBITAMENTO DI A.S. ROMA

Il primo incontro dell’Associazione Azionisti Roma ai Romanisti si è svolto sul biondo Tevere, per presentare un’iniziativa che vuole dare nuovo slancio al cuore giallorosso. Il Presidente dell’Associazione Giovanni Gelsomino ha sottolineato “vogliamo uscire dal degrado nel quale la Roma è stata lasciata da una linea precisa che le ha tolto i simboli della romanità.

Le preoccupanti notizie di questi giorni: prima l’emissione di obbligazioni della Roma spa per €260 milioni, da una parte è stata giustificata per estinguere il finanziamento di circa € 210 milioni di Goldman Sachs, dall’altra ha l’innegabile effetto di liberare l’attuale azionista di maggioranza dalle fideiussioni prestate. Se la differenza di €50 milioni è giustificata dall’esigenza di sostenere le spese correnti, allora siamo messi malissimo!

In aggiunta oggi la Roma ha tentato di vendere il 30% del pacchetto azionario di Roma Real Estate, che possiede Trigoria, ma l’operazione non ha trovato controparti interessate. Una smobilitazione in piena regola?” L’avvocato Gelsomino ha poi continuato dicendo che “come associazione vogliamo reagire nell’immediato mettendo insieme le azioni di noi tutti, perché gli azionisti hanno gli stessi interessi dei tifosi: vogliono che la squadra sia gestita al meglio!” Riccardo Mastrorillo, uno dei Vicepresidenti, ha evidenziato “l’obiettivo a breve termine: arrivare ad essere 50 soci azionisti effettivi, raccoglierne le deleghe ed andare in Assemblea!”. Paolo Cento ha sottolineato che “come Roma Club Montecitorio ci unisce trasversalmente una cosa: il tifo, la passione per la Roma e un po’ d’arrabbiatura per ciò che è accaduto in questi mesi rispetto a simboli e bandiere. Sono convito da tempo che l’azionariato popolare sia il futuro del calcio, non è più possibile pensare al tifoso solo come bancomat da spremere. Il calcio, in una città come Roma, deve essere una cosa popolare, capace di tenere insieme questa città in un momento di disgregazione totale. La nuova normativa ci permette nuove e più solide forme di rappresentanza che possono dare voce agli appassionati giallorossi”. L’avvocato Gualtiero Gualtieri Vicepresidente ha concluso con un aneddoto: “vorrei ricordare Renato Rascel, negli anni ’50, ebbe l’onere di annunciare al pubblico del Sistina che la Roma era andata in serie B… e disse: la Roma è una fede, non si discute, si ama! E quell’anno, quello in cui la Roma giocò in serie B, ebbe il secondo maggior incasso tra la serie A e B, superata solo dal Milan che, però, vinse lo scudetto. La Roma era vita, la storia di un popolo; e ora? Quello che vogliamo fare con la nostra Associazione è riportare nella città il senso di appartenenza, ricordando ai Romani che la Roma rappresentava una grande cultura e che può ancora farlo.”