Ordinanza contro gli imbrattatori di deiezioni canine: a quando i controlli e la repressione

Si contano ormai nelle dita di una mano, infatti, le strade e i marciapiedi cittadini che risultano “indenni” da quello che ormai è diventato il classico “habitué” di tanti proprietari di animali domestici, la cui inciviltà è talmente “palpabile” che sembra quasi provino gusto ad imbrattare di feci canine le vie cittadine. In verità, è davvero lungo l’elenco delle zone costrette a subire passivamente questa che ormai può definirsi una vera “piaga”, ma nessuno sembra faccia niente per cercare di reprimere questo indecoroso fenomeno! Eppure, il Sindaco Buzzanca sembrava avesse preso a cuore all’inizio di questa legislatura la battaglia contro gli “imbrattatori” o il degrado in genere sul territorio attraverso l’ordinanza emessa il 19 Settembre 2008 che prevedeva misure severe (multe fino a 516 euro) contro i trasgressori. Allo stato attuale, però, c’è da chiedersi:

quanti controlli sono stati effettuati? Quante multe sono state emesse?

Credo che nessuno possa non essere d’accordo sul fatto che una massiccia azione repressiva su tutto il territorio rappresenterebbe di certo un efficace deterrente per fronteggiare il disdicevole fenomeno.

Comprendendo, tuttavia, le difficoltà a cui il comandante della Polizia Municipale Ferlisi deve far fronte a causa della risaputa carenza d’organico del Corpo, ritengo si possano ricondurre a tre le strategie da adottare per reprimere o, quanto meno, ridurre drasticamente l’annoso problema:

1. AFFIDARE anche agli ausiliari del traffico impegnati nelle aree della ZTL le competenze di vigilanza, controllo e repressione sul territorio, sgravando così i vigili urbani da questo infausto compito;

2. INTRAPRENDERE una massiccia campagna promozionale in città, attraverso l’affissione di manifesti o la distribuzione di volantini, tendenti ad incentivare l’uso della paletta e del sacchetto;

3. STIPULARE delle convenzioni con quelle associazioni che si prefiggono da statuto la salvaguardia dell’ambiente (come ha già fatto del resto qualche Comune della Provincia), al fine di rendere più efficace l’azione di monitoraggio e repressione sul territorio.

Il Consigliere UDC della Terza Circoscrizione
Libero Gioveni