Comprò consigliere opposizione, carcere ad assessore

Nuovo schiaffo alla casta, sia pure di provincia. Al momento opportuno anche "l`amicizia" di un consigliere comunale dell`opposizione può tornare molto utile, magari per salvare la maggioranza in bilico o per far passare una delibera tormentata. Certo è che la Giunta prima individua come futura sede dell`Asl l`immobile che appartiene al (presunto) rivale e poi fa ristrutturare i locali a spese dell`ente, nonostante il responsabile del servizio sanitario li giudichi inadeguati (per forza: si tratta di un garage). Si configura allora l`abuso d`ufficio a carico dell`assessore di un paese della Puglia, mentre si è proceduto separatamente contro gli altri componenti della Giunta e il segretario comunale: confermata la condanna alla reclusione, più la pena accessoria dall`interdizione dei pubblici uffici per la durata della pena principale, vale a dire un anno e quattro mesi di carcere, senza dimenticare i danni e le spese alla parte civile. È quanto emerge da una recente sentenza pubblicata dalla sesta sezione penale della Cassazione e riportata dal sito Cassazione.net.

Inutile per l`amministratore locale, smascherato da un comitato civico, contestare che non si raggiunge la prova di amicizia o cointeressenza con l`esponente dello schieramento avversario: il consigliere risulta beneficiato della ristrutturazione dei locali a spese dell`ente dopo che l`immobile è stato arbitrariamente individuato per ospitare l`azienda sanitaria locale, ufficialmente per evitare che la sede fosse delocalizzata nel territorio di un altro Comune, ma nascondendo nella delibera il nome del proprietario dell`immobile. In realtà l`assessore è vincolato dal testo unico degli enti locali a una condotta imparziale nello svolgimento dell`azione amministrativa: in questo caso, invece, resta confermata la valutazione secondo cui dietro la scelta del cespite si nascondono «fini politici», probabilmente ingraziarsi e ammorbidire l`avversario in Consiglio comunale. Comunque sia la delibera presenta evidenti anomalie ed è illegittima, finendo per costituire un illecito di una certa rilevanza, specie per l`eco che ha nella piccola comunità: ecco perché sono escluse le attenuanti generiche, nonostante che l`assessore sia incensurato. Non gli resta che pagare le spese processuali.