Monti guarda al futuro, al Cdm il ‘piano d’autunno’

Tutto è pronto per dare il via ad alcuni giorni di pausa all’attività di governo. Oggi è fissata la riunione del Consiglio dei ministri che servirà più a discutere delle iniziative future dell’esecutivo che a prendere decisioni (all’ordine del giorno ci sono temi di routine). Non è prevista alla fine del Cdm la conferenza stampa di Mario Monti che ha fatto smentire tale eventualità. Un nuovo Cdm è fissato per il 24 agosto, ma potrebbe essere anticipato di qualche giorno.
Ieri sera un comunicato di Palazzo Chigi ha informato che il premier ha avuto un colloquio telefonico con Pier Luigi Bersani, segretario del Pd. Monti, prima del Cdm, incontrerà Gianfranco Fini, presidente della Camera, come aveva fatto nei giorni scorsi con Renato Schifani, presidente del Senato. Mercoledì aveva ricevuto Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, e Angelino Alfano, segretario del Pdl. Questi incontri non sono stati dettati solo dal tradizionale galateo politico e istituzionale alla vigilia della pausa estiva. Monti, in accordo con Fini e Schifani, ha avvertito i leader dei partiti che sostengono il governo che le Camere potrebbero essere riunite anche in agosto, qualora ci fossero emergenze economiche da dover affrontare con provvedimenti da incardinare nell’attivita’ parlamentare. Lo sguardo del presidente del Consiglio è già rivolto ai prossimi mesi, mentre appare tramontata l’idea di un voto anticipato in autunno anche se non si esclude l’ipotesi che il presidente Giorgio Napolitano possa sciogliere le Camere a marzo e non ad aprile. Oggi, con una intervista a ‘l’Unità’, il capo dello Stato torna a battere sul tasto della riforma elettorale annunciando che della questione vuole occuparsi in modo piu’ ravvicinato. Nell’agenda d’autunno del governo ci sono un nuovo decreto che riguarderà ulteriori provvedimenti di spending review e altri che dovrebbero contribuire ad abbattere il rapporto deficit-Pil che ha raggiunto, secondo i più recenti dati della Banca d’Italia, il 123,4% costringendo lo Stato a emettere sul mercato nuovi titoli che producono altro debito.
‘Il governo lavora a una fase due della spending review da mettere a punto in autunno. Mi sembra abbia un piano molto articolato per settembre, ottobre, novembre e dicembre’, ha detto Casini dopo l’incontro con Monti confermando le anticipazioni che erano circolate tra gli addetti ai lavori. Il governo starebbe preparando un piano di dismissione del patrimonio pubblico, problema sollecitato a Monti in particolare da Alfano. Il segretario del Pdl gli ha illustrano un’ipotesi in grado di far ricavare allo Stato oltre 400 miliardi di euro. All’attenzione del governo c’è pure un dossier messo a punto da Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio, e Franco Bassanini, presidente della Cassa depositi e prestiti, che ha anch’esso l’ obiettivo di proporre dismissioni e iniziative in grado di abbattere il debito (nel documento a doppia firma si prevede un risparmio di 200 miliardi in otto anni e il ridimensionamento della partecipazione dello Stato in grandi gruppi come Eni e Finmeccanica). Tra le ipotesi di lavoro che Monti potrebbe prendere in considerazione c’è anche un documento messo a punto dall’economista Francesco Giavazzi che prevede il taglio agli incentivi che non creano investimenti. Le indiscrezioni provenienti da Palazzo Chigi fanno inoltre riferimento alla possibilita’ che venga anticipato a settembre il confronto sulla legge di stabilita’ per evitare che l’atteggiamento dei partiti di maggioranza sulle misure economiche da adottare possa essere influenzato dall’avvio della campagna elettorale.
Altre ipotesi di lavoro allo studio di Vittorio Grilli, ministro dell’ Economia, sono la rivalutazione delle concessioni, l’obbligo per gli enti previdenziali dei professionisti di aumentare gli investimenti in Btp, incentivi e fiscali per chi sottoscrive titoli con scadenze più lunghe. Non viene invece presa in considerazione l’idea di una patrimoniale. Si prevede piuttosto il passaggio alla Cassa depositi e prestiti delle partecipazioni del Tesoro in Fintecna, Sace e Simest.
Con questi provvedimenti il governo sarebbe in grado di evitare l’avvio della procedura di richiesta di aiuto economico da parte dell’Unione europea. Del suo programma di governo autunnale Monti discutera’ con la cancelliera Angela Merkel in un vertice a Berlino previsto entro la fine di agosto.